21 marzo 2022 Accademia d'Ungheria in Roma - Fuis
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2022 #9 21 marzo 2022 Accademia d’Ungheria in Roma AustriaChristophW.Bauer BulgariaPetyaLaleva RepubblicaCecaPetrBorkovec ItaliaDanielaAttanasio LituaniaIndrėValantinaitė PoloniaKrzysztofSiwczyk PortogalloCatarinaNunesdeAlmeida RomaniaMartaPetreu SlovacchiaMariánMilčák SloveniaGašperMalej SpagnaÁngelaSegovia SvizzeraNoraGomringer UngheriaDánielLeventePál
2022 #9 Federazione Unitaria Italiana Scrittori Sede: Via Lungotevere De' Mellini 33/A - 00193 ROMA Uffici: Via Marianna Dionigi 17 - 00193 ROMA Tel. 066833646 Email: info@fuis.it www.fuis.it Progetto grafico e stampa VEAT Litografica snc www.veatlitografica.it 2 3
ore 19:00 - reading L'Europa in versi Accademia d’Ungheria in Roma Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1 - Roma AustriaChristophW.Bauer BulgariaPetyaLaleva RepubblicaCecaPetrBorkovec ItaliaDanielaAttanasio LituaniaIndrėValantinaitė PoloniaKrzysztofSiwczyk PortogalloCatarinaNunesdeAlmeida RomaniaMartaPetreu SlovacchiaMariánMilčák SloveniaGašperMalej SpagnaÁngelaSegovia SvizzeraNoraGomringer UngheriaDánielLeventePál ModeraMarcoDotti giornalista e professore all’Università di Pavia 4 5
krach ist ein anfang glück ein simpler eines sein kann valerio catullo il fracasso è un inizio la felicità un il mio amore il mio odio il mio centro akkord leuchtet herein ins coupé semplice accordo tu im rücken der augen rollen bässe vorbei am aeroporto di verona dietro gli occhi bassi ritmati ci spin- di’ cosa ora fiorisce per noi dalle frasi wuchten fange ich an dich zu küssen als gono dove tutto ciò che ci unisce si richiude Austria uns ineinander jahrelang bin ich ge- laufen für dieses konzert du kamst aus der glei- hättest du gesagt da mi basia deinde centum dein mille altera ich bin einer bin ein anderer uno dentro l’altro per anni sono corso a sentire questo concerto tu arrivavi dalla nella corteccia di un nocciolo che ormai riveste solo un io chen habe viele masken doch in stessa nei miei polmoni riporti le parole richtung und den rest könnt ich mir santa maria novella sind alle direzione e il resto potrei immaginarlo annerite dal fumo e come potrei denken meine lippen ziemlich wund restituirti le ore perdute parli così piano che quasi non capisco mai ho sentito i versi di catullo più vi- sagst du so leis dass ichs kaum ver- e cini di steh und mein lieben mein hassen mein mit- forse voglio solo supporlo perché le oggi perché chiedi forse non lo vielleicht nur annehmen will weil tendrin du tue so e più profondo crocifisso sento il deine sag was blüht uns jetzt aus den sätzen mani leggono dalle mie i viaggi come chiodo hände den meinen die reisen ablesen wo alles gemeinsame sich zurück- se fossero i loro e il cielo balla il rock als schält in e schiamazza e resta in tutto un punk wären es ihre eignen und der himmel einen kern der nur noch ein ich um- che sono dunque entrato a odetamo rockt mantelt una città di parole neppure due versi und lärmt und bleibt in allem ein trägst du mir die rauchgeschwärzten la cresta si lacca di colori arcobaleno punk der worte metaforicamente danziamo su qui il dubbio copre i tetti in die lunge zurück und wie könnte una corda sottile sentiamo i surfisti tutte le strade si chiamano forse e sfo- sich seinen irokesen in regenbogen- ich imprecare ciano in farben dir die versäumten stunden wiederge- per noi i loro berci non valgono una lackiert metaphorisch gesehen tanzen ben cicca vivamus una rotatoria che rovescia wir auf nie gingen mir catulls verse näher als atque amemus campino strilla cose la moneta con cui pago il mio deside- dünnem seil hören die wellenreiter heute warum fragst du vielleicht ich importanti rio lästern weiß keinen cent wert ist uns ihr geblöke es nicht und fühl tiefer den nagel kru- sono dunque entrato in un posto qua- vivamus zifix camminare aiuta camminare con te lunque atque amemus campino krakeelt was ancora di più di sopra sotto attraverso sul rovescio zählt insieme giriamo per ore i nostri a casa bin also eingezogen in odetamo passi sembrano schiavi gli uni eine stadt aus worten kaum zwei degli altri lo stesso ritmo ci spinge gehen hilft mit dir gehen noch mehr verse groß avanti non importa dove le strade e allora incominciai a correre stundenlang sind wir unterwegs un- ci riconducono sempre a noi stessi col cuore in gola sere hier deckt der zweifel die dächer con la lunghezza delle scarpe po- sentivo le suole calcare schritte scheinen einander verfallen heißen alle straßen vielleicht und tremmo i tracciati delle stagioni di vita zu sein im gleichen rhythmus trei- münden in misurare un’isola con i pensieri ri- ben piegare corsie di piscina piste da corsa infine sie uns voran egal wohin die wege einen kreisverkehr der die münze gabbiani carta ne ho tanta da binari senza alternative führen ohnehin auf uns selbst zu- wendet mit der ich mein verlangen udivo me stesso ansimare rück begleiche costruire case tu mettici le parole tabelle di marcia battiti cardiaci mit sohlenlängen könnten wir uns e il tuo respiro per aprire le finestre sospinto dal ritmo mi scaraventai da eine bin also eingezogen im irgendwo un amore a un altro insel ausmessen aus gedanken obenauf unten durch auf kehrseiten avanti via di là e sempre all’insegui- möwen zuhaus poter affittare mento falten papier hab ich genug um häu- la mobilità dell’acqua nella direzione che supponevo ser come vita liquefatta con zu bauen gibst du deine worte dazu und dann fing ich an zu laufen domicilio variabile portasse al traguardo che und deinen atem die fenster zu öff- bis in den hals hinauf abbandonare i villaggi arenati corsa fin dentro queste righe nen fühlte ich meine sohlen e rotolandosi uscire verso il mare dove adesso mi fermo e rileggo in den uhren der jahreszeiten per rivedere terra chissà poi se è andata davvero così dove la notte ogni scintillio die mobilität des wassers schulbahn laufbahn höchste dà in pasto ai pesci müsste man mieten können eisenbahn die einzige möglichkeit per loro un mondo e gli assomigliava nell’andatura il vec- als verflüssigtes leben mit hörte ich mich schnauben indispensabile alla loro natura chio wechselndem wohnsitz fahrpläne herzschläge rimanere in assoluto silenzio con la barbetta della porta accanto die gestrandeten dörfer verlassen getaktet von einer liebe scomparire dalla visuale sempre CHRISTOPH W. BAUER und sich rauswälzen aufs meer der anderen ins messer ich lief e realmente risalire la testa un po’ inclinata di lato um wieder land zu sehen voran davon und hinterher immer verso il cielo wo die nacht alles gefunkel in jene richtung von der ich annahm come gli aveva insegnato il bassotto in- an die fische verfüttert vece denen man eine welt und sie führte ans ziel was für ein forse ancora troppe le motivazioni suo padre aveva avuto un pastore il cui Christoph W. Bauer, nato nel 1968, è un poeta, autore ed editore austriaco. Ha pubblicato diversi volumi di poesie, unentbehrlich ihrem wesen ganz zu schweigen lebenslauf hinein in diese zeilen per disfare i bagagli e di nuovo guinzaglio gli faceva da guida in denen ich stehenbleibe und lese i pensieri di un esilio relegare oltre a racconti e romanzi, tradotti in inglese, francese e in altre lingue. Fra i numerosi premi si ricordano il von der aussicht abzudampfen so könnte es gewesen sein ai discorsi altrui con ogni l’attesa cave canem echeggia il latrato nei Outstanding Artist Award e il Premio per l’arte del land Tirol (entrambi nel 2015). Scelta di titoli editi da Haymon und wirklich augzusteigen di occhi sgombri e abile secoli non tornare col pensiero himmelwärts recita di sogni è solo neve che ai mosaici ricorda piuttosto Verlag: raccolta di poesie an den hunden erkennst du die zeiten (2022), il romanzo Niemandskinder (2019) e und glich ihm auf den gang der alte cade così impersonale e meccanica come dalla finestra uno sguardo che avevamo lassie un randagio mit bärtchen von nebenan stets altre due raccolte di poesie mein lieben mein hassen mein mittendrin du (2011) e stromern (2015). vielleicht immer noch zu viele den kopf leicht abgeschrägt sul luogo della mia scelta presto fu un pullulare di cuccioli gründe biondi letizia di vita domestica e die koffer auszupacken und die ge- wie es der dackel vorlebte sein danken vater noch führte einen schäfer an da mi basia mille deinde centum adesso smarriti ci guardiamo intorno an ein exil wieder ins sprechen ande- dessen leine er orientierung fand in viaggio per firenze tu tra rer dormi e io seguo i tuoi solipsisti avanguardisti musi di pitbull zu entlassen mit jeder erwartung cave canem gebell schlägt durch respiri li desidero in un i tempi si riconoscono dai cani entrümpelter augen und routiniertem die jahrhunderte herauf denk nicht perpetuum mobile come träumeaufsagen ist ja nur schnee der an mosaiken erinnre dich indes può esserlo un verso valerio catullo fällt so nüchtern und mechanisch illumina lo scompartimento wie ein blick aus dem fenster wir hatten lassie einen streuner davanti all’aeroporto di verona auf den ort meiner wahl schwärmten bald von blonden comincio a baciarti come vierbeinern fürs familienglück und se tu avessi detto da mi basia deinde centum dein mille altera Poesie tratte da: mein lieben mein hassen mein mittendrin du (2011), die mobilität des wassers müsste man mieten können (2001), wege da mi basia mille deinde centum blicken verloren uns nun um zwischen io sono uno sono un altro auf einer fahrt nach florenz du solisten hipstern pitbullschnauzen ho molte maschere ma in verzweigt (1999) e an den hunden erkennst du die zeiten (2022). Pubblicate da: Haymon Verlag, Innsbruck, Austria schläfst und ich folge deinen an den hunden erkennst du die zeiten santa maria novella le mie Traduzioni di Palma Severi e Simonetta Carusi (e allora cominciai…; e gli assomigliava…) atemzügen wünsche sie in ein labbra sono tutte escoriate Foto: Fotowerk Aichner perpetuum mobile wie ein vers 6 7
ПРИВЕТ ОТ ЗВЕЗДИТЕ Ти щастие си, ти си радостта.” SALUTO DALLE STELLE da te la luce doni. От малка честичко звездите питам Ancor da piccola spesso chiedo alle stelle, Tu sei la felicità, tu sei la gioia. и търся отговори аз безчет, 09. 05. 2012 risposte innumerevoli io cerco, в човешкия живот се аз оплитам nell’umana esistenza m’ingarbuglio 09. 05. 2012 Bulgaria и търся светлините за съвет. Защо хората не си приличат Чичко, колко е часът? cercando lumi a consiglio. Perché gli uomini non s’assomigliano по цвят, характер, манталитет, Чичко, колко per colore, carattere, mentalità, Che ore sono, Signore? защо се мразят и не се обичат е часът? perché si odiano e non si voglion bene, Che ore sono, Signore? не дава никой на въпроса ми ответ. А влакът за София nessuno dà risposta a questo mio E il treno per Sofia Защо се в кръв реките багрят в колко ще дойде? dilemma. a che ore viene? и сградите се сриват като жертвен Отивам, чичко, да търся Perché i fiumi si tingono di sangue Vado, Signore, a cercare олтар, своята майка. ed i palazzi crollano come altari sacrifi- la mia mamma, защо полетата са пълни с гранати, Тя ме оставила на село cali? che m’ha lasciato nel paese а градовете с плъхове и мор. тъй малък в, пелените дори. Perché i prati sonno zeppi di granate, così piccolo, addirittura in fasce. И виждаш дрогирана тълпата Моята майка, чичко, e le città di pantegane e di morte, Mia madre, Signore, Изгонена навън да вие кат чакал, за Америка замина e vedi la folla come drogata per l’America è partita и броди навред мълвата и се загуби в тази чужбина. cacciata fuori ad ulular’ come sciacalli, nel forestierume s’è perduta. и пие на екс отровата Другите отиват, връщат се, e corre ovunque la voce, Gli altri vanno, tornano от тоз бокал! а тя, моята така изчезнала, ed il veleno beve ad un sorso da ’sto boc- Ma lei, la mia, è così sparita Защо, защо аз питам, ни вест, ни кост. cale! senza segno, senza nove. но въпросите остават без ответ Говорят хората, че уж умряла. Perché, perché domando io, La gente dice che sarebbe morta. и звездите само в мен следи оставят, Чичко, вярно ли е? ma le domande rimangono senza riscon- Signore, è vero? и шепнат ми „Привет“! Нали ще се върне мама у дома? tro, Nevvero mamma tornerà a casa? А баба казва ми, solo le stelle lasciano tracce in me La nonna dice che è sana e salva Рим, 09. 03. 2010 че жива и здрава често я сънува e mi sussurrano “Salve”! E spesso se la sogna sorridente усмихната и все тъй È come sempre buona снежно бяла и добра. Roma, 09. 03. 2010 e con la pelle chiara, ПРОСЯК НЕ СЪМ И казва, че при добри хора е e dice che sta da persone buone Просяк не съм, и ще си дойде скоро у дома, e che presto a casa tornerà, а милост прося! та съм тръгнал, чичко, да я търся, NON SONO MENDICANTE quindi sto andando, Signore, a cercarla, От тебе, че вече съм голям, Non sono mendicante, che ormai sono grande, Господи, прости! на училище вече ходя ma chiedo carità a te, vado a scuola e lavoricchio qua e là. Просяк не сим и работя тук и там. Dio, perdona! La troverò e a casa la farò tornare, а съм гладна Ще я намеря и вкъщи ще я върна, Non sono mendicante, lavorerò in vece suo, и моля за небесна манна, ma sono affamata Боже прости! ще работя вместо нея, e chiedo la celeste manna, e niente più le mancherà, Просяк не съм, нищо няма да и липсва, Dio, perdona! Signore, voglio solo а от жажда умирам, само искам, чичко, мама вкъщи у Non sono mendicante, la mamma a casa жажда за жива вода, дома, ma di sete muoio, e, come nel passato, жажда за божията милост, и като някога да стопли с усмивка sete d’acqua viva, scaldi con sorriso i nostri cuori. PETYA LALEVA жажда за мъдрост, нашите сърца. sete di carità divina, Signore, ormai parto, жажда за много любов! Чичко, вече заминавам! sete di saggezza, non lo dica alla nonna Просяк не съм, Не казвай на баба, sete di tanto amore! che poi papà mi sgrida, а от общение имам нужда, че тате пак ще ме гълчи, Non sono mendicante, che non vadano a cercarmi, Petya Laleva è nata il 17 gennaio 1963 nella città di Etropole, Bulgaria. Si è diplomata alla Scuola Tecnica di Meccanica от молитва да не тръгнат да ме търсят, ma ho bisogno di contatti, nevvero sono diventato grande? Fine e Ottica di Sofia. Dal 2005 vive e lavora a Roma, Italia. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali и дума добра! Просяк не съм, аз голям съм нали? Чичко, сбогом! Имайте ми вяра! di preghiera e di una buona parola! Signore, addio, abbia fede, Signore, La prego, non pianga! di poesia in Italia: “Nostalgia a Perugia” nel 2008 e "Liberiamo la creatività" a Napoli, dove vince un premio ed è inserita а ръцете протягам Но чичко, моля те, недей плачи! Non sono mendicante, nell'omonimo libro dei vincitori. Ha vinto dei premi al concorso “Sulla piazza” a Salerno nel 2017, 2018 e 2019. и притварям очи! le braccia stendo 01. 07. 2010 Просяк не съм,а страдам 01.07.2010 e chiudo gli occhi! La sua biografia è inclusa nell'"Almanacco della donna creativa" 2019. за твоята обич, Non sono mendicante, I seguenti suoi libri sono stati pubblicati in bulgaro: Manna celeste – 2008; La corona – 2009; La Croce – 2010. Pubblicati Боже, прости! ma soffro per l’amore tuo, in bulgaro e italiano: "Respiro dai Balcani" - 2009 - scritto insieme a Pierpaolo Mariani e Bianca Ivanova, e "Brace nella Dio, perdona! Рим,04.09.2010 cenere" - 2017, che viene pubblicato con l'aiuto del "Comitato Italia - Bulgaria 2013". Roma,04. 09. 2010 Partecipa a un episodio della serie documentale "L´altra Bulgaria" di Martin Karbowski. Nel 2009 è stata ospite del РАЗКАЗВАШ МИ ПРИКАЗКА concerto di Natale in onda sulla televisione privata italiana SKY. Nel 2018 fa parte di un progetto internazionale tra Roma Ти казваш ми, MI RACCONTI UNA FAVOLA e New York, dove le sue poesie sono scritte sotto i dipinti dell'artista italiano Carlo Battaglia. Negli anni Petya Laleva ha че странен маниер съм имала, че по-различна съм била, Mi dici che io ho un modo strano, che sarei un po’ diversa, partecipato a vari eventi per il 3 marzo, 24 maggio e altri, organizzati dall'Associazione Bulgara a Roma. Nel 2008 e nel разказваш ми ти приказка небивала mi racconti una favola inesistente 2018 ha rilasciato interviste a Radio Vaticana e Radio Tatkovina, nelle quali ha raccontato la sua vita creativa. A febbraio и чудя се дали съм всичко аз това. e mi domando se io sono tutto questo. Била съм фея приказна, Sarei una fata favolosa 2021 viene pubblicata l'antologia “M'illumino d'immenso” contenente le poesie di 42 autori, di cui 5 poesie di Petya що прави само чудеса, che solo meraviglie fa, Laleva. Nel 2021 è stato pubblicato un "Manuale enciclopedico" della letteratura bulgara dal XIX al XXI secolo. решиш ли да постигнеш нещо se decidi di ottener qualcosa Alla fine del 2021 diventa membro del Writers' College di Chicago ed è accolta tra i poeti che hanno partecipato a vari извикваш ме и аз при теб съм на часа. mi chiami e all’istante sto da te. И всичко веч е в розово, E tutto ormai e in tinta rosa, concorsi letterari in Italia. озарено от моята бяла светлина. vedi la vita con lenti colorate Разказваш ми ти твоя сън, e tutto e in certo modo più bello, но също казваш ми: irradiato dalla mia luce bianca. „Ти си реалността, Mi stai a raccontare il tuo sonno, вървиш сама по своите друмища, ma mi stai dicendo: а всъщност носиш любовта. “Tu sei la realtà, Раздаваш ти на всекиго по малко cammini da sola per le tue strade, обич, светлина, ma di fatto tu porti l’amore. Poesie tratte da: TIZZONI NELLA CENERE. Raccolta di poesie. Kliment Ohridski, 2017 даряваш ти от себе си. Doni un po’ d’amore a ognuno, 8 9
VYPUŠTĚNÝ RYBNÍK chycené uliční lampou, IL LAGHETTO PROSCIUGATO prostor se na vteřinu sesypal Driblující roj muchnic; za tím hluchoněmým tahem. Sciame dribblante di moscerini; DUE GUFI v puchýřcích otisk skokanů a vážek, su steli sottili orme di ranocchie e libel- Repubblica Ceca zelené, jasnoskvrnné snění; ulitka nosík nahoru drolí se, sotva přiblížím ruku, RUKA lule, verdi sogni chiazzati di chiaro; la conchiglia il nasino all’insù La via stretta al loro corpo ma ampia al loro volo, distese poiane e pipistrelli, ale ostrý okraj palci vzdoruje: Tak týden, než jsi umřel, si sbriciola appena accosto la mano, gli angoli smussati del loro sparire zní to jak soví vábnička, stalo se přece tohle: ma il bordo aguzzo al pollice si oppone: colti dal lampione, když s tím nástrojem vkráčím Vracel jsem se k tvému stolku ha il suono di un richiamo per gufi lo spazio crolla un istante do letního lesa, mezi sovy. a najednou ztratil řeč lo strumento con cui incedo seguendo la sordomuta spinta. a zestříbrněla mi ruka. tra i gufi, nel bosco estivo. Koktal jsem, levačka jiskřila, MOTÝLICE ale ty sis nevšiml, musel jsem ti to říct. LA MANO Denně jsi pak volal a říkal: LA FARFALLA Zadeček motýlice “Jdi s tou stříbrnou rukou k doktorovi.” Una settimana prima della tua morte Il culetto della farfalla è successo questo: plný plynové modři. Už jsme se neviděli. Tam se budeme pieno di un blu gassoso. Poklepává s ním hladit zlatýma, těším se. Tornavo al tuo tavolo Lo scuote e d’un tratto persi il filo jak s vražednou zbraní. come un’arma letale. e la mia mano si fece d’argento. Přitom nic, tři modři, pásky, lesk. E invece niente, tre azzurri, strisce, lu- Balbettavo, la sinistra scintillava, Zemřel mi milenec RYBA core. ma non la notasti, dovetti dirtelo. (trochu obtloustlý, vždycky utápěl kánoi), È morto il mio amante Poi chiamavi ogni giorno, dicevi: i když nejsem na kluky Myslím, že začínám páchnout. (un po’ grasso, affondava la canoa), “Vai dal dottore con quella mano, a nikdo mi neumřel. Naše dcery jsou ještě malé, anche se non vado dietro ai ragazzi o ti chiamerò ogni giorno per dirti ale brzy o tom budou mluvit s milenci. e non mi è morto nessuno. vai dal dottore con quella mano.” Jeden můj student Non ci siamo più visti. Là un giorno PROSTŘIH Přirovnal na semináři vykuchanou rybu k ci scambieremo carezze d’oro. ústům své ba babička, POTATURA Sova dýchá do noci. Prořízlé mrtvé bílé maso Představuju si kruh jejích úst. Popisoval jako její objetí. Il gufo respira nella notte. IL PESCE Vcházím do lesa ze samých sov, “Mám ji moc rád, ale takhle to je,” řekl Immagino il cerchio della sua bocca. s vábničkou na jedle, představuju si. přede všemi. Entro in un bosco tutto di gufi Credo che cominciamo a puzzare. Přes den prostřihaný javor con un richiamo per abeti, m’immagino. Le nostre figlie sono ancora bambine, je teď přítulný jak pes. L’acero potato di giorno ma presto ne parleranno agli amanti. Sedí mi v klíně, olizuje mě, CVIČENÍ ora è affettuoso come un cane. Un mio studente vrtí ucvaklým ocasem. Mi siede in grembo, mi lecca, paragonava a lezione un pesce sven- Volavko popelavá, scuote la coda mozzata. trato (kos právě teď prolétá zelenou zříceninou alla bocca di sua nonna, VOLAVKY a já a studenti stojíme v rákosí slepého la carne bianca tagliata ramene GARZETTE all’abbraccio di lei. Volavka kráčí, přikrčený močál; s krátkými oštěpy, luky a otrávenými šípy “Le voglio molto bene, ma è così” disse a nad ní druhá s trouchnivými křídly. -úplně nazí, i ti dva básnící chlapci – Avanza una garzetta, la palude ingob- davanti a tutti. „Mám narozeniny,“ řekne první. s úkolem sejmout všechny metafory v bita; „Já taky,“ volá druhá s vykotlaným okolí e sopra un’altra ancora, con le ali di- křídlem. a pak je pozřít rare a trochu si zatančit), sfatte. ESERCITAZIONE Ty si myslíš, že to pozoruju promluv na mě prosím dřív, «È il mio compleanno» dice la prima. a potom píšu verše (to když spíš), nežli mi připomene něco jiného! «Anche il mio» esclama l’altra con l’ala Garzetta cinerina, morta. (un merlo sorvola ora le rovine verdi ale já už nevidím ani básníky Tu credi che io osservi a jejich úskoky, a spím. e gli studenti e io tra le canne di un me- e scriva poi poesie (quando dormi), andro morto Delta je plná racka, co se nepřidává, ROHÁČI ma non vedo più neppure i poeti con giavellotti, archi e frecce avvelenate jako moje oči, moje ruce. e i loro trucchi, e dormo. – tutti nudi, anche i due poeti ragazzi – Pak, už ve tmě, roháč Il delta è pieno di gabbiano, non si ag- col compito di raccogliere tutte le meta- Lepí, rozlepuje hrušňové listy, giunge, fore dei dintorni FILMY Dva další mění patra dubu come i miei occhi, le mie mani. e poi divorarle rare e danzare un poco), V kožená křesla plná drobků. parlami per favore prima Všechny ty filmy s bordelem Lehátková křesla, ta neskutečná, di ricordarmi un’altra cosa! a kamerou v každém pokoji, Šermují a plandají v zahradě jak řeči – I FILM PETR BORKOVEC s tajnou komorou plnou televizí, Ani sedět, ani ležet, všechno špatně, v níž padouch píchá palcem u nohy Ale nakonec v tom usneš. Tutti quei film con il bordello CERVI VOLANTI svou milou; každý otočený jinam. e una telecamera in ogni stanza, Už dlouho jsem žádný neviděl. con uno stambugio nascosto pieno di te- Poi, già al buio, il cervo volante Až mě opustíš, chci právě tohle SLEPÉ RAMENO levisori, incolla, scolla foglie di pero, Petr Borkovec (1970) è nato a Louňovice pod Blaníkem nella Boemia centrale. Ha lavorato come curatore (za otočnou knihovnou na knoflík), in cui un mascalzone tocca con l’alluce altri due cambiano strati di quercia la sua donna; non si guardano. nell’editoria, attualmente ricopre la posizione del drammaturgo nel caffè letterario Fra a Praga. Pubblica jen místo bordelu slušný malý hotel Na skládce stojí stromy vedle meter, in poltrone di pelle piene di briciole. na hezkém místě, u cyklistické trasy. podloží kamenů se válí s pořekadly. È tanto che non ne vedo. Poltrone a sdraio, quelle incredibili, regolarmente le rubriche per riviste e radio ceche e slovacche. Dal 1990 ha pubblicato quindici libri di poesie, Už teď sedíme – každý mezi svými – černobílými milostnými steny Nech to. Slepenec jara tu potahuje okraj loňské záplavy. Quando mi lascerai, voglio proprio que- sto si agitano e pendono in giardino come discorsi… prose e letture per bambini. Tra le sue ultime opere sono: la raccolta di racconti Lido di Dante (2017), la raccolta a záběry skrytých kamer skrytých všude; Ještě to trčí, a už otisk. (dietro la libreria girevole con un pul- non puoi sederti, non puoi sdraiarti, sante), tutto sbagliato, di poesie Herbář k čemusi horšímu (2018), una breve prosa Petříček Sellier & Petříček Bellot (2019), libro a jenom to dotáhnout po svém, až mě opustíš. Celé jak záběr z pralesní války. Dívej se: láhve olše první pruty zajíc ma invece del bordello un piccolo hotel ma alla fine ti ci addormenti. fisarmonica O čem sní(2016), Věci našeho života (2017), raccolte di poesie per bambini Každá věc má něco v zasluněných hexametrech pole. perbene in un bel posto, vicino alla ciclabile. společného se štěstím (2019), Modrá agáve (2021) e i racconti Sebrat klacek (2020). Le sue raccolte e antologie DVĚ DORÁDY 1773 Già ora stiamo – ciascuno tra i suoi – gemiti d’amore in bianco e nero MEANDRO MORTO sono state pubblicate in Germania, Austria, Inghilterra, Romania e Slovenia. Inoltre ciò si dedica alle traduzioni Dokud žily, byly krásně zbarvené; e riprese di camere nascoste nascoste Nella discarica stanno alberi vicino ai della poesia russa di: Vladislav Chodasevic, Vladimir Nabokov, Evgenij Rejn, Iosif Brodskij, Yuri Odarchenko, ecc. ovunque; metri, proto jsem je hned ráno namaloval però lo finirò a modo mio, quando mi la- a zachytil jejich barvy, než zajdou. sostrati di pietre buttati con le filastroc- Insieme con il linguista Matyáš Havrda ha tradotto Re Edipo di Sofocle ed Oresteadi Eschilo. Jak by se asi podivovaly, scerai. che. kdyby viděly, s jakou přesností. Lascia stare. Un groviglio di primavera ricopre qui l’orlo dell’alluvione di un DUE CORIFENE 1773 anno fa. Sporge ancora, ed è già impronta. DVĚ SOVY Da vive avevano bellissimi colori; Come una scena di guerra della foresta per questo le ho dipinte la mattina vergine. Ulice těsná jejich tělu, stessa, Poesie tratte da: Milostné básně, fra, 2012 / Due corifene 1773 – Poeti cechi contemporanei /1 da Maria Borio | Mag 21, 2014 ale rozlezlá jejich letu, Guarda: bottiglie ontani primi rami una cogliendo i colori prima che sbiadissero. lepre Traduzione di Annalisa Cosentino e Gaia Seminara (Cervi volanti, Meandro morto) rozložité káně i netopýři, E come si stupirebbero negli assolati esametri del campo. Foto: Jana Plavec (archivio privato) zaoblené hrany jejich zmizení se vedessero con quanta precisione. 10 11
L’ospite non somiglia all’abitante la mano era stretta a pugno della casa non ha la consuetudine del gesto la stessa mano che nelle linee del palmo e non cammina sopportandone il peso disegna l’apparenza del futuro. trascina un tempo di lentezza marina Ho rivisto il mio corpo giovane che in quegli anni rideva Italia con calme ondate d’attesa non conosce l’intesa che attraversa le stanze nuotando nel fumo celeste di una sigaretta girando fra i tavoli, scostando sedie. Insieme al corpo nel porto quotidiano. La casa è un porto ho visto il niente dell’anima nella sua forma a difesa l’ospite ci cammina senza l’ho vista di spalle, era più alta di me, più leggera lasciare impronte ma un’ombra delebile sul vetro del bicchiere in quegli anni ha sognato amori superbi e lunghissime aurore poi si è confusa con la vita reale e se ha ceduto qualcosa lo ha fatto tremando Finalmente ho ascoltato il mio nome tremando. finalmente l’hai detto e mi è sembrato nuovo immacolato mi è sembrato bello ha risuonato in quell’ambiente chiuso è rimbalzato sui muri sulle mani Non c’è un modo nuovo di vivere o morire l’hai detto così bene così giusto che insieme al nome Non c’è un modo nuovo di vivere o morire, c’è solo un ho visto la tua gola la tua pelle il sangue più veloce nelle vene modo di sentire, adesso, il vento che mi arrossa la faccia le stelle mentre attraverso un campo di erba medica con le scarpe da ginnastica ai piedi o mentre guardo la luce che dall’ultimo sole cade sui vigneti L’alba è lo specchio che rumina risvegli quando le voci degli uccelli si assopiscono e una cresta l’alba cresce la terra la cuoce color vinaccia sapezza l’ordine cromatico dei campi. l’alba è lo specchio che nasce dalla croce di un Cristo mai risorto nel bosco c’è un uccello Linee e frammenti nel bosco c’è un uccello da inseguire La poesia nasce dal corpo che non si difende. il canto che non monta né si spegne In poesia il significato ha un suono. l’alba è lo specchio che mi fa arrossire In poesia il tempo obbedisce al tumulto della memoria. Allo specchio contemplo la piega di un’idea nella frattura dei muscoli facciali. Un libro non mi cambia, mi accompagna in un posto dove si vede meglio. Prendiamoci questo Il mio vicino siede con la testa bollente nella tazza di tè. mi viene da pensare La dolcezza nauseante di un cornetto al miele produce idee integrali. il bianco asfittico del ghiaccio Le ragazze nuotano tra i tavoli del bar come mitologiche Oceanine. l’energia che schizza dalle radici L’arte come la vita dura da un mistero. prendiamoci la possibilità le tante possibilità – dalla sillaba alla poesia le parole della passione quelle dell’amore il rispetto la fiducia prendiamoci il concreto del tatto l’odore del mare e quello di un corpo sotto le lenzuola prendiamoci la benevolenza dei cani i colori da un quadro di Rothko, i ‘lapsus’ di Rosselli lo scricchiolio del gelo che sfibra sangue e rami l’ironia, la grazia DANIELA ATTANASIO il rumore animale dell’elicottero che sorvola il quartiere. Quando ti ho visto alla stazione sembravi più vecchio o più commosso – Nata a Roma il 11/09/1947, Daniela Attanasio ha pubblicato con l’editrice Empirìa i libri di poesia La cura delle mi hai fatto pensare all’esperienza. L’occhio incavato nell’orbita asciutta una parentesi dura ai lati della bocca - cose 1994, Sotto il sole 1999 (Premio Dario Bellezza, Premio Unione Lettori Italiani), Del mio e dell'altrui amore non me la ricordavo così nera e profonda 2005 (Premio Camaiore). Il breve poema sull’amore contenuto in quest’ultimo libro è stato musicato nel 2004 e sei andato avanti fino alla libreria della stazione rappresentato in alcune manifestazioni teatrali. Le ultime tre raccolte sono uscite con l’editrice Nino Aragno: Il all’angolo ti sei fermato e hai guardato indietro. ritorno all’isola 2010 (Premio Sandro Penna), Di questo mondo 2013 (Premio della Giuria Viareggio), Vicino e Alle tue spalle c’era la solita folla di fuggiaschi visibil, 2017. Sue poesie sono state pubblicate in numerose antologie fra cui Poesia italiana 1970/2000 Garzanti, lo stesso itinerario di binari come trent’anni fa quando l’odore di sigaretta circolava benigno nei polmoni Nuovi poeti italiani 6 Einaudi, Sulla scia dei piovaschi -poeti italiani tra i due millenni- Archinto. Per la rivista ma anche al cinema o al bar. Lei era lì con la sua faccia letteraria Galleria ha curato nel 1998 un numero monografico sull'opera di Amelia Rosselli. Dal 2007 al 2017 ha giovane, gli occhi screziati di sole, la pelle da indiana era appoggiata alla colonna di una pensilina e ti guardava ridendo curato la rassegna annuale di letture poetiche Teramopoesia per la Fondazione Tercas se non fosse stato per quella luce agostana che ti bagnava gli occhi di sudore avresti pensato che lei era davvero lì a dirti come trent’anni fa -hai visto, sono venuta amore ma riparto domani… Il mio corpo giovane Seduta al bar sotto casa mi sono vista passare tra i tavoli. Poesie tratte da: La cura delle cose (Empirìa), Di questo mondo (Aragno Editore), Vicino e visibile (Aragno editore) Il braccio destro scendeva lungo il fianco 12 13
Viešbučio kambarys Pirmosios Komunijos dieną. Camera d'albergo La crocetta Jis daug keliauja. Lui viaggia molto. La crocetta sopra il letto dei miei genitori, Išmokau įsakymus atmintinai, La crocetta sopra il letto dei genitori dei Kiekvienąkart jam rodos, bet negalėjau liautis pavydėt Ogni volta gli sembra miei genitori. Lituania kad išnuomotas kambarys primygtinai siūlo gražesnės suknelės Linai D. che la camera d’albergo gli offra ostinatamente La crocetta tra le mie piccole collinette visus septynis kelius. Deklamavau maldas kaip eilėraščius, tutte le sette strade. nel giorno della Prima Comunione. išpažinau visas nuodėmes, Nors jame tėra ir buvau tikra, kad naujų nebedarysiu. anche se in questa Ho imparato i Comandamenti a memo- mini baras ir Biblija. ci sono un mini bar e una Bibbia. ria, Tada man buvo vienuolika. ma non potevo smettere di invidiare Du būdai Due modi a Lina D. il vestito, che era più bello. įsitverti rytojaus. per afferrare il domani. Laisvės alėja Recitavo le preghiere come poesie, Senamiestyje, name, ho confessato tutti i peccati, Karalienė ketverių kuriame tarpukariu gyveno La regina di quattro ed ero certa, che non ne avrei commessi Man buvo ketveri, kai tapau karaliene. mano močiutė ir gimė tėvas, Avevo quattro anni, quando diventai re- di nuovi. Aš po namus, po kiemus, gina. Varnų chorui giedant ant antenų. po palėpe, kurioje jie badavo, Giravo per la casa, per il cortile, Allora avevo undici anni. įrengtas madingas restoranas, mentre cantava un coro di corvi sulle an- Delne tik kelios linijos: tenne. Viale della libertà* Šlovės ir gyvybės. kurio atidaryme aš, Sul palmo della mano solo alcune linee: Nel centro storico, nella casa, Lūpų kampe – šokolado dėmė. su įmantriausiu maistu burnoje di gloria e di vita. dove tra le due guerre viveva ir keistos kaltės jausmu pilve, all’angolo delle labbra – una macchia di mia nonna e nacque mio padre, Bijau tik tamsos, cioccolato. Kai prietema išskečia kojas prieš mane, tik lubomis teatskirta nuo erdvės, sotto la soffitta, dove facevano la fame, Įrėminu tapeto hieroglifą žvilgsniu ir ne- kurioje ji paliko raštelį, Ho paura solo del buio, c'è adesso un ristorante alla moda, mirksiu, quando il crepuscolo allarga le gambe Kol nepareina jie. žieduota ranka keliu taurę prie lūpų davanti a me, Eccomi alla sua inaugurazione, ir švenčiu gyvenimą Incornicio il geroglifico della tappezzeria con in bocca cibo elaboratamente prepa- Karaliauju ir verkiu už mus abi. con uno sguardo e con rato ant tamsiai raudono fotelio palpebre fisse, finché loro non tornano. e uno strano senso di colpa nello sto- ilgai ir garsiai, maco, prieš neįjungtą televizorių. Regėjimas Io regno e piango Be priežasties. Būna dienų, kai nuryti gurkšnį – sulla poltrona rosso scuro e solo il soffitto mi separa dallo spazio, toks sunkus, bergždžias darbas. a lungo e forte, dove lei lasciò un biglietto, Nusmukusių frotinių kojinių rombai, davanti al televisore spento. Aitvaras ant marškinėlių, Dienų, kai svaigintis į tave linkstančio Senza un motivo. con la mano anellata sollevo il calice alle Įstrigęs – neskrenda. žiedo kvapų derme nėra jėgų. labbra O karūna blizga – už rublį keturia- I rombi dei calzini di spugna che mi scen- e brindo alla vita sdešimt. Visa tai tam, kad ištiktų akimirkos, dono per entrambe noi. kai praskrendanti bitė perspėja: l'aquilone sulla magliettina, viens, du, trys – atsimerk! è imprigionato – non vola. * Laisvės alėja ovvero Viale della libertà è la via Greičiausiai būsiu liesa senė Mentre brilla la corona da un rublo e principale della città di Kaunas, la seconda città Praplėšdama savo bučinius ir Ir pamatai įtemptą, quaranta. della Lituania, N. d. T. baimes Ji atsibunda naktį, Kad švytinčią būties stygą. stebėtųsi viskuo, kas ją pakeitė. Paul Eluard Tuos vos virpančius, perregimus siūlus, Presto sarò una vecchia rinsecchita La vista besidriekiančius aukštyn nuo kiekvienos Strappando i propri baci e le paure Ci sono dei giorni, in cui mandare giù un Kokiais 2055 greičiausiai būsiu liesa krutančios gyvasties. ella si sveglia la notte, per stupirsi di sorso INDRė VALANTINAITė senė tutto quello che l'ha sostituita. è uno sforzo così faticoso e invano. ir užimsiu mažai vietos autobusuose ir Paskui vėl būna Paul Eluard eilėse. ilgos ilgos dienos... Giorni, in cui mancano le forze per ab- Per il 2055 sarò presto una vecchia rin- bandonarsi Indrė Valantinaitė (nata nel 1984 a Kaunas) è una poetessa lituana. Dopo che si è laureata al ginnasio dei gesuiti, Už pusės amžiaus į mano kūną (Juk esti dovanų, per didelių, secchita all' armonia del profumo dei boccioli che Težiūrės vonios veidrodis ir daktarai. kad būtų dailiai įpakuotos.) e occuperò meno spazio sugli autobus e conducono a te. ha studiato il Management delle Arti presso l'Università di Vilnius e l'Accademia di Belli Arti di Vilnius. In seguito, nelle file. ha pubblicato le sue poesie in numerosi periodici e ha stampato il suo primo libro nel 2006. Il suo primo libro "Ai Prie manęs liesis Tra mezzo secolo, al mio corpo Tutto questo affinché accadano i mo- menti, pesci e gigli" Le è valso il primo premio nella categoria poesia nel Concorso di Primo libro dell'Unione degli scrittori tik prakaituoti naktiniai marškiniai praplyšusia pažastim. guarderanno solo lo specchio del bagno quando un'ape che vola davanti ti av- lituani del 2006. Il suo secondo libro "Favole d’amore e d’altre bestie" (2011) ha vinto il Young Yotvingian Prize e i medici. visa: un, due, tre – apri gli occhi! del 2012. Il terzo libro di Indrė si intitola Trumpametražiai (Cortometraggi, 2017). Il titolo del libro allude al Tada prieš užmigdama prisiminsiu Mi toccheranno mylimojo liežuvį ir jo seilių skonį. significato del materiale, in quanto è rivestito in una copertina di verde velluto, poiché i sedili del cinema sono Ir visus kitus vyrus, solo le camicie da notte sudate strappate sotto le braccia. E vedi la tesa e splendente corda dell'esistenza. spesso coperti in modo simile. Oltre a scrivere poesie, Indrė è vincitrice di numerosi festival di canto ed è anche kurie manęs kadaise geidė. giornalista e produttrice televisiva. Ir dar – kaip girgžda lova Allora prima di addormentarmi mi ricor- Quei fili trasparenti che appena si muo- derò vono e Į kurią sugulama della lingua del mio amato e del gusto che si divincolano in alto da ogni po du. della sua saliva. forma di vita. E di tutti gli altri uomini, che un tempo mi desideravano. E poi ci sono di nuovo Kryželis E ancora – come scricchiola il letto lunghi lunghi giorni... Kryželis virš mano tėvų lovos, su cui ci si sdraia Traduzione di Elena Ponzio (Viešbučio kambarys, Laisvės alėja, Regėjimas, Mauduolė, Karalienė ketverių, Greičiausiai būsiu liesa senė, Kryželis) Kryželis virš mano tėvų tėvų lovos. in due. (Dopotutto ci sono regali troppo grandi, e Michele Bordoni (Tunelis). per essere impacchettati con eleganza.) Kryželis tarp mano mažučių kauburėlių Foto: Monika Penkutė 14 15
Raport z marca Przy murze Rapporto sul marzo tra specie. L’ammiraglio saluta il bagliore Rozkwit i rozkład charakteryzował wszy- Wysługa lat przy murze, La fioritura e la degenerazione hanno ca- con un gesto delle mani. I giornali del stkie procesy jakie widziałem. Nie mam a teraz po prostu spacerek. ratterizzato tutti i processi ai quali ho as- mattino sono vuoti come quel bagliore. tu nic więcej do powiedzenia. Wszystko Czy to jest właśnie ta chwila, sistito. Non ho niente da aggiungere. Polonia korespondowało ze sobą w konserwa- tywnej harmonii, z wyjątkiem procesji w której przyznajemy, że z wielu spraw zdajemy sobie sprawę, Tutto si legava reciprocamente in un’ar- monia all’antica, a eccezione dei cortei Presso il muro konduktów, szlagierów rozpaczy, kiedy mamy o nich właściwe zdanie? funebri, quelle delizie della disperazione Anzianità maturata presso il muro, zamierali w połowie drogi, w dole Jeśli tak, przejdźmy dalej. che si immobilizzavano a metà strada, e adesso è arrivata l’ora di fare una pas- pełnym laickiej ziemi, skąd widziałem nella buca di terra laica da dove mi ap- seggiata. ich zupełnie inaczej. Wyglądali na zmo- Osypuje się tu wał, wpadasz w dziurę. parivano del tutto diversi. Sembravano Sarà proprio questo il momento tywowanych, gotowych warczeć o Nocny rykszarz coś odgania. motivati, pronti a spiattellare le loro sco- Nel quale ammettiamo swoich odkryciach, wyć o koszmarach My, obce duchy, perte, a ululare degli incubi della spe- di renderci conto di molte cose nadziei i euforii strachu. Mogłem się przychodzimy zawsze z naprzeciwka, ranza e dell’euforia della paura. Avrei e di averne un’opinione? czegoś domyślać, ale z pewnością nie zatrzymujemy się na ścianach smoków, potuto indovinare qualcosa, ma di sicuro Se è così, andiamo avanti, chodziło im o mnie. O mnie milczeli w które nie chronią już nikogo, non erano interessati a me. Tacevano di sta crollando l’argine, cadi nel buco, dekretach tamtejszych prawd, chociaż niczego nie ma do zobaczenia me nei decreti delle loro verità, anche se un cocchiere notturno sta scacciando mogli sobie boleśniej nawymyślać. Mieli w wyłupionych oczach mędrców. avrebbero potuto farsi dei rimproveri più qualcosa. klucz w rękach? Tym samym pozbawili travagliati. Avevano la chiave in mano? Noi, fantasmi stranieri się szansy na waloryzację świata Puste gniazda w drewnie, Così si sono privati della possibilità di va- arriviamo sempre dalla parte opposta własnych pomyłek, na naukę języka, w głuche nory, zasypane żywcem jamy, lorizzare il mondo dei propri errori, di im- ci fermiamo vicino alle mura dei castelli którym doskonale zrozumieją to, czego wyschnięte jak ciało komórki i parare una lingua che gli avrebbe che non proteggono più nessuno nie ma? Nawet jeżeli racja jest po ich szelest opóźnionej larwy na języku. permesso di capire benissimo ciò che non non c’è niente da vedere stronie, niebo jest dzisiaj idealnie czy- esiste? Anche se la ragione è dalla loro negli occhi cavati dei saggi ciechi. ste. Fatalnego dnia pomyśl koniecznie parte, il cielo oggi è immacolato. o znaczeniu poszukiwań, Nidi vuoti nel legno tane deserte, caverne seppellite vive z czego słynie człowiek odstawiony od Koncentrat Concentrato cellule rinsecchite come il corpo e muru? Kostki twarzy skierowane w strony. Le tessere delle facce rivolte verso i quat- il fruscio di una larva tardiva sulla lingua. Tu spoczywa królestwo tego świata. tro punti cardinali Quel giorno fatale devi riflettere Dlatego mówimy wyłącznie o praktyce, Wzrasta naciek drzew, zawłaszcza obóz, Qui giace il regno di questo mondo. sul senso di cercare un senso. o życiu tylko i wyłącznie, Za którym dogasa słońce, plewy i Cresce il sedimento degli alberi, si impos- Che cosa si sa dell’uomo allontanato dal kiedy nie ma najmniejszego nawet kró- Wszystko to widzi nas. sessa dell’accampamento muro? lestwa. Najwyraźniej. Dietro il quale si stanno spegnendo il Per questo motivo parliamo solo della Sam powiedz i sole, la stoppia e pratica oszczędź nam, Tutto questo ci vede. unicamente della vita Mnisi drelich w świetle szumi nas, Pod wiatr, gdy zapada się głos Chiaramente. quando non esiste neanche un piccolis- strażniku. simo regno. Nad równiną, o jakiej teraz myślimy Bez nas, tak jakby coś miało miejsce, La tonaca del monaco fruscia nella luce Dillo da solo e Miało czas i mogło istnieć Fazy fal Controvento, quando la voce si abbassa risparmiaci Sopra la pianura alla quale pensiamo noi W naszej postaci. Wiatr podrzuci cię jak freon gdzie adesso O guardiano. chcesz, Senza di noi, come se qualcosa avesse Nic nie istnieje w naszej postaci. być może niekoniecznie źle ci życzy luogo, O tym milczy drelich, myśli równina, pleśń Tempo e potesse esistere Fasi d'onda To widzi czas. W miejscu rusza się schowana w widocznym miejscu kafli, Nella forma umana. Il vento ti porta dove vuoi come freon, Naciek, kostki spadają po stopniach, które odbijają niemiłosierną lampę forse la muffa non ti vuole ferire, Które prowadzą w górę. szmaragdu Niente esiste nella nostra forma. confinata in una zona visibile sulle pia- Trzydzieści trzy. tafli wody, w jaką wstępujesz z widocz- Ne tace la tonaca, ne pensa la pianura, strelle nym lękiem, Lo vede il tempo. Il sedimento trasalisce che riflettono la spietata lastra di sme- ale wstępujesz sama, nie zachęcana, na Senza muoversi, le tessere cadono dai raldo Miasto własnych warunkach KRZYSZTOF SIWCZYK Miasto wisi na drutach w porze pobudki gradini dell’acqua in cui entri tremante, jak miecz deski wyrzuconej przez Che portano in alto. ma volontariamente, senza incoraggia- psów. Zwęglone foldery barwnej rozko- przypływ, szy mieszczą się bez mała w dłoniach Trentatré. mento, ponendo le tue condizioni, zajęty całkowicie przez koralowce, mó- come la spada di una tavola lanciata dal- dziecka, które przywędrowało z przed- wisz i masz Krzysztof Siwczyk (classe 1977) è poeta, saggista e scrittore. È autore di 16 raccolte di poesie e diversi libri di mieść. W tych oczach widać inne oczy, od razu odpowiedź, to jest to, co pozo- La città l'onda, tutt’assorbita dai coralli, parli e la rispo- saggistica, critica letteraria e narrativa. Ha recitato come attore protagonista in due film: Wojaczek (reg. di Lech zwielokrotnione oczy małego admirała dowodzącego drewnianą flotą ciał. staje po ekspresji La città è sospesa sui fili nell’ora in cui si sta ciała, to świadectwo zaangażowania, Majewski, 1999) e Wydalony (reg. di Adam Sikora, 2010). Suchy dok w porcie królewskich łodzi ktoś podjął ryzyko, svegliano i cani. Volantini carbonizzati del florido piacere quasi entrano nelle viene veloce, è ciò che rimane dopo l'espressione del In Italia nel 2018 è uscita una raccolta di sue poesie dal titolo Disnomia (ed. LietoColle), tradotta da Elżbieta zachodzi rzęsą, w jakiej odbija się neu- które może się opłaciło, w tunelu fali jak mani di un bimbo arrivato dalla periferia corpo, una testimonianza di impegno, un tralne niebo. Świątynia świtu stoi na Raginiak e Monika Woźniak, con prefazione di Giovanni Catelli. Le sue poesie sono state pubblicate anche in przeciwko dzielnicy szkła, milczy w w tułowiu cyrenii mieszka miękki atłas, kładziesz się na della città. Nei suoi occhi vengono riflessi rischio che potrebbe gli occhi moltiplicati dell’ammiraglio a valerne la pena, nel tunnel delle onde e Germania, in Slovenia e in Francia. języku jednostajnej melodii, której nikt nim i wzlatujesz capo di una flotta, giocattolo dei corpi. il busto della sirena Vincitore dei più importanti premi letterari in Polonia, tra cui il Premio Kościelski e il Premio Letterario Città di nie nuci. Nikt nie występuje w moim w przysłowiowe trzęsienie ziemi, gdzieś Nel porto di barche reali, il bacino di ca- vive un morbido raso, sul quale ti distendi imieniu, nic nie może się wydarzyć z po drugiej stronie Gdynia. Finalista del concorso Prix de la revue NUNC. Lavora all’Istituto Letterario a Mikolow. Vive a Gliwice. renaggio si ricopre di ciglia su cui si spec- e voli via verso moim udziałem. Dlatego armia miasta globu, podobno, znajduje się teraz chia il cielo indifferente. Il tempio un proverbiale terremoto, da qualche czeka na rogatkach, zwiadowca przy- więcej tęsknoty, dell’alba si erge di fronte al quartiere di luogo dall'altra parte cupnął w kontenerze i patrzy w okna. ale nie bierz sobie do serca, tego braku vetro, tace nella lingua di una melodia del globo, a quanto pare, la nostalgia ora Odkąd zapaliłem światło, jestem na wi- wiadomości w butelce monotona che non canta nessuno. Nes- è più grande, doku tego spojrzenia. Dymy nad mia- nie można było uniknąć jak przyszpilo- suno parla a mio nome, niente può acca- ma non preoccuparti della mancanza di stem są łuną koła, pod którym wzejdzie nego motyla, dere che mi coinvolga. Perciò l’esercito notizie nella tua bottiglia, słońce innego gatunku. Admirał jednoo- co żyje dzień jeden, warto tak się bać, della città aspetta al casello, il ricognitore non ci potevi sfuggire più di una farfalla sobowego miasta składa ręce w geście zaręczam, rannicchiato in un container perlustra le effimera inchiodata, pozdrowienia łuny. Poranne gazety są to łagodne zejście, głębiej robi się finestre. Da quando ho acceso la luce, mi tanta paura ne vale la pena, te lo pro- Testi tratti da: “Dysnomia” – ed. LietoColle, 2018, Collana Altre Terre, traduzione dal polacco Elżbieta Raginiak e Monika Woźniak puste jak blask. znowu płytko. ha centrato con lo sguardo. Il fumo sopra metto Traduzione: Monika Woźniak e Marilyne Bertoncini (“Fazy fal” “Fasi d’onda”) la città annuncia la luminosità del cer- una dolce discesa, e gli abissi tornerano Foto: Lorenzo Castore chio, sotto il quale sorgerà il sole di un’al- poco profondi. 16 17
eis-me a caminho eis A noite carrega o seu dia feliz eccomi in cammino ecco La notte trasporta il suo giorno felice que me debruço para o voo desço a pique pelos campos che mi preparo al volo scendo a picco lungo i campi semantici cheia de lãs e clavículas [semânticos duma casa incalculável piena di lane e clavicole [di una casa incalcolabile e cantos de natal. estou bastante sentada e canti di natale. sono parecchio seduta Portogallo do cimo desta gola alta chego a ser do tamanho da floresta a floresta é um deus na exacta medida dos nenhum movimento penetra ou [transfigura o tempo só a mancha solar tombando sobre a dalla cima di questo collo alto riesco ad [essere dell’altezza della foresta la foresta nessun movimento penetra o [trasfigura il tempo solo la macchia solare si schianta sulla [nossos vinte anos toalha limpa è un dio a esatta misura dei nostri venti [tovaglia pulita é deus connosco na unidade do e os vultos que lá longe atravessam os [anni e i volti che là lontano attraversano i [espanto. viadutos. è un dio con noi nell’unità dello [viadotti. É por dentro que os atravesso [spavento. Da dentro li attraverso eis-me a caminho eis disciplinada como um cadáver disciplinata come un cadavere que me ponho a rimar com coisas que parto em busca de vida inteligente eccomi in cammino ecco parto alla ricerca di vita intelligente [ardem do índio no caracol das suas preces che mi metto a rimare con cose che dell’indio nel ricciolo delle sue de modo quase inocente – e abrem-se os olhos do entendimento [ardono [preghiere uma fábrica de terceiro mundo as [mais escorreito in modo quasi innocente – e si aprono gli occhi della [velas chega a interessar-me a mineralidade una fabbrica del terzo mondo [comprensione più fluida no bolinho de aniversário a garganta [da água mineral [le candele mi interessa persino la mineralità após a demolição de uma ave. o gosto pela observância do céu sulla torta di compleanno la gola [dell’acqua minerale eis-me em peregrinação pelo corpo [também atinge dopo la demolizione di un uccello. il gusto per l’osservanza del cielo escama a escama postigo a postigo a jovem licenciada da subcave. eccomi in pellegrinaggio sul corpo [raggiunge pure eis que me derramo toda sobre o meu squama a squama fessura a fessura la giovane laureata del seminterrato. [útero. Tem sido um Inverno seco, asseguram ecco che mi spargo tutta sul mio utero. [os jornais. È stato un inverno secco, assicurano i e eis que entro na roda com uma Tenho tudo lavado e enxugado ed ecco che entro nel cerchio con un [giornali. [figueira na mão mas nunca fiando. [fico in mano Ho tutto lavato e asciugato e o rosto intacto da mãe mais primária Pois sim, venha o bom deus e il volto intatto della madre ma non si può mai sapere. a que acrescenta o anho venha o príncipe galopante [più primaria Quindi sì, che venga il buon dio a que entra no mundo como uma luva aqui me têm colei che aggiunge l’agnello venga il principe galoppante plena de eloquência deleitosa e sensível colei che entra nel mondo come mi avete qui com metade dos dedos de fora. com três molas de roupa na mão. [un guanto dilettosa e sensibile pieno di eloquenza con tre mollette per il bucato in mano. eis-me chegada – digo – eis con metà delle dita fuori. que entro na roda sobre uma égua Um amor que comece da cintura para [coxa [cima eccomi arrivata – dico – ecco Un amore che cominci dalla cintura in para ter melhor vista e para melhor que caminhe como a montanha che entro nel cerchio su una giumenta [su tropeçar. [estável [zoppa che cammini come la montagna stabile brando na sua qualidade de cegonha per avere miglior vista e per meglio blando nella sua qualità di cicogna amor de um luto absoluto digno como inciampare amore di un lutto assoluto degno come Cântico Em Caso de Incêndio [um metal [un metallo como o quintal esquecido onde come il cortile dimenticato dove Se noites há em que me ponho de faca [sobrevive há décadas o velho limoeiro Cantico in caso di incendio [sopravvive da decenni il vecchio [estendida um amor que se ritualize que se limone para as árvores de fruto noites em que [perpetue Se ci sono notti in cui mi metto un amore che si ritualizzi che si [ponho fogo como o gesto vagaroso da mulher que [col coltello teso [perpetui nas aves de fruto assim sem culpa [aos oitenta e oito anos verso gli alberi da frutto notti in cui do come il gesto lento della donna che a [nenhuma dia após dia reinicia o seu bonsai [fuoco [ottantotto anni como quem põe o ovo ordenado pelo que o suspende e reinicia de poda em agli alberi da frutto così senza nessuna giorno dopo giorno ricomincia il suo [anjo [poda [colpa [bonsai e se noites há em que te rego três até ao instante vago em que ambos come chi mette l’uovo ordinato che lo sospende e ricomincia di [vezes [permanecem da mesma altura [dall’angelo [potatura in potatura antes do galo cantar é porque cada um tranquilo em seu chão. e se ci sono notti in cui t’innaffio fino all’istante vago in cui entrambi [de manhã [tre volte [rimangono della stessa altezza apesar de ser manhã tu vens com uma prima che canti il gallo è perché di ognuno tranquillo nella sua terra. [lâmpada apontada para mim. De armas brancas trago só os dentes. [mattina Por isso comecei a trazer às costas o Não fossem os tártaros malgrado sia mattina tu vieni con una [meu acervo de guerra fria e o siso que cresce além das margens [lampada puntata su di me. Di armi bianche ho solo i denti. o meu alguidar de cânticos como uma não haveria notícia de exército mais Per questo ho iniziato a portare sulle Non fosse per i tartari [armadura contra o paraíso. [pungente [spalle la mia riserva di guerra fredda e il giudizio che cresce fuori dai margini CATARINA NUNES DE ALMEIDA Atravessar-me é atravessar um buraco mais disposto às carnalidades e às la mia bacinella di cantici come non ci sarebbe notizia di esercito più [branco. As minhas pernas [transgressões morais. [un’armatura contro il paradiso. [pungente e as pernas da cama são cúmplices do Com trinta e dois dentes posso eu Attraversarmi è attraversare un buco più disposto alle carnalità e alle [mesmo êxodo. [bem. [bianco. Le mie gambe [trasgressioni morali. Porque de manhã apesar de ser manhã Com trinta e dois dentes vou a pé para e le gambe del letto sono complici dello Con trentadue denti altroché se posso. Catarina Nunes de Almeida (Lisbona, 1982) è autrice di sei libri di poesia: Prefloração (2006), col quale ha vinto com uma lâmpada apontada para [tu vens [todo o lado. Como a chama da vela progride na [stesso esodo. Perché di mattina malgrado sia Con trentadue denti vado a piedi [ovunque. il Premio Daniel Faria e il Premio del PEN Clube Português come miglior opera prima; A Metamorfose das Plantas [mim. [mais completa obscuridade [mattina tu vieni Come la fiamma della candela E agora carrego uma condenação à con una lampada puntata su di me. dos Pés (2008), pubblicato in Portogallo e Italia (con il titolo La metamorfosi delle piante dei piedi, LietoColle); ocupo-me da criação do [progredisce nella più [lâmpada [menino-soldado E ora mi porto dietro una condanna completa oscurità Marsupial (2014); Achamento (2015); e Livro Redondo (2019). Ha scritto, per i più piccoli, O Dom da Palavra a ilha de electrões de um delinquido [puro. instruo-o para a mais fina eloquência mostro-lhe a que ponta do tempo [alla lampada l’isola di elettroni di un delinquito puro. mi occupo dell’allevamento del [bambino-soldato (2016). [regressa o anti-herói. lo istruisco alla più raffinata eloquenza Pelas veredas da cidade tu encabeças Assim se purificam os campos antes da Per i sentieri della città tu guidi le gli mostro a quale punta del tempo Tra il 2007 e il 2009 ha insegnato Lingua e Cultura Portoghese presso l’Università di Pisa, e nel 2012 si è [os carreiros [estação do plantio [schiere [ritorna l’antieroe. addottorata presso l’Universidade Nova di Lisbona. picas o linho que vou vestir no último [dia; e nascem mestres entre os que [comem pizzichi il lino che vestirò l’ultimo [giorno; Così si purificano i campi prima [della stagione della semina Attualmente è ricercatrice presso il Centro de Estudos Comparatistas dell’Università di Lisbona, dove coordina il o cálice com que me inundas a boca tem nome de corcel antigo de boca admiravelmente aberta il calice col quale mi inondi la bocca ha nome di corsiero antico ne e nascono maestri tra coloro che a mandíbula inferior atingindo a terra [mangiano progetto ORION, legato all’orientalismo nella letteratura portoghese. È anche docente presso la stessa Università [reconheço-lhe a uva da crina a superior o céu. [riconosco l’uva della criniera con la bocca ammirevolmente aperta o pêlo sideral na encosta da uva. Mesmo que se invertam os pólos il pelame siderale sul pendio dell’uva. la mandibola inferiore che raggiunge Tu és a toalha manchada de vinho a a arte da guerra cabe toda num Tu sei la tovaglia macchiata di vino la [la terra [dureza da vinha pintada [sorriso. [durezza della vigna verniciata quella superiore il cielo. de fresco. Tu és a nódoa difícil. O sorriso é um guia para o praticante di fresco. Tu sei la macchia difficile. Anche se si invertissero i poli [solitário. l’arte della guerra entra tutta in un Dizes-me: tenho uma lâmpada para ti. Mi dici: ho una lampada per te. E sei [sorriso. [E és uma estrela [poema inédito] [una stella Il sorriso è una guida per il praticante fora de horas. fuori orario. solitario. Poesie tratte da: Marsupial (2014), Bailias (2010), Livro Redondo (2019). Traduzione: Claudio Trognoni [poesia inedita] Foto: Silvestar Vrljić 18 19
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