23.07.2021 FREITAG | VENERDÌ - CAMERATA RCO - Euregio Kulturzentrum Toblach
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FREITAG | VENERDÌ 23.07.2021 ORE 18.00 UHR Sala Gustav Mahler Saal CAMERATA RCO (Mitglieder des/membri della Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam)
Anton Webern (1883- (1883-1945): „Langsamer Satz“ Satz“ für Streichquartett / per quartetto d‘archi Franz Schubert (1797- (1797-1828): Oktett in F- F-Dur für Streichquintett Streichquintett, intett, Klarinette, Horn, Fagott, Fagott, D 803 Ottetto in fa magg. magg. per quintetto d’archi, clarinetto, corno, fagotto Adagio – Allegro – Più allegro Adagio (Scherzo) Allegro vivace – Trio Andante – Variationen I – VII – Più lento Menuetto. Allegretto – Trio Andante molto – Allegro – Andante molto – Allegro molto 3
Zum Programm Anton Webern: Langsamer Satz Anton Webern schrieb seinen Langsamen Satz für Streichquartett im Jahre 1905, drei Jahre vor seinem Opus 1, der Passacaglia für Orchester. Während man Weberns langsamen Satz für Streichquartett damals als durchaus neuartig empfand, wird heute meist seine Nähe zu Brahms unterstrichen. Tatsächlich bewegt sich das einsätzige Stück genau an der Grenze zwischen früher Moderne und der Brahms-Tradition: „Bestimmte rhythmische Elemente, und die grundsätzliche Rhetorik und Klangauffassung weisen auf diesen deutschen Komponisten hin, doch die besonderen Streichereffekte, wie das tremolo sul ponticello, nehmen in ihrem ätherischen Klang die 5 Sätze für Streichquartett, op. 5, vorweg, die nur wenige Jahre später (1909) komponiert wurden.” (Hans Moldenhauer) Franz Schubert: Oktett in F-Dur für Klarinette, Horn, Fagott und Streichquintett Ab etwa 1817 war Franz Schubert, bedingt durch die intensive Auseinandersetzung mit dem Werk von Ludwig van Beethoven, dessen Genie er nicht zu überwinden meinte, durch eine beträchtliche Schaffenskrise gegangen. Zahlreiche unvollendete Werke, wie der Streichquartettsatz in c-Moll und die Sinfonie in h-Moll aus dieser Zeit zeugen von dieser Schreiblähmung. Im Jahre 1824 scheint Schubert die Krise überwunden zu haben, er arbeitete intensiv an mehreren Kammermusikwerken. Das Oktett wurde in diesem Jahr von Ferdinand Graf Troyer, der der Obersthofmeister des Erzherzogs Rudolf von Österreich-Toskana und ein ausgezeichneter Klarinettist war, in Auftrag gegeben und laut Schuberts eigenhändiger Notiz am 1. März 1824 fertig komponiert. Er selbst schrieb in einem Brief dazu: „überhaupt will ich mir auf diese Art den Weg zur großen Symphonie bahnen“, was mit großer Wahrscheinlichkeit als Anspielung auf die zwei Jahre später komponierte Große C-Dur-Symphonie zu verstehen ist. Die erste öffentliche Aufführung fand drei Jahre später im Wiener Musikverein statt. Heute zählt das Werk zu den beliebtesten und schönsten Werken der Kammermusik. 4
Zu den Interpreten Die Camerata RCO über sich: „Die Camerata RCO ist ein einzigartiges Ensemble. Wir sind alle Mitglieder des Royal Concertgebouw Orchestra in Amsterdam. Wir genießen das gemeinsame Musizieren im Orchester und erweitern diese Freude nun in einem kleineren Ensemble. Das Repertoire ist anders und das Spielen von Kammermusik ist persönlicher und intimer. Es ist erfrischend, die Kollegen des Orchesters näher kennen zu lernen, während wir gemeinsam für die Camerata RCO arbeiten. Wir sind frei in der Wahl der Stücke, die wir spielen, mit welchen Spielern und auch wo. Als Camerata RCO sind wir gerne in direktem Kontakt mit dem Publikum. Das ist inspirierend und gibt uns eine Menge Energie. Die Camerata RCO spielt viele Konzerte in den Niederlanden und im Ausland. Das Ensemble hat seine Residenz in einer Reihe von Festivals - in Spaarndam, Dordrecht und auch beim Festival Amfiteatrof in Levanto. Wir haben kürzlich in Tokio, Seoul, Wien, Rom, Turin u.a. gespielt. Außerdem hat die Camerata RCO mehrere Radio- und Fernsehsendungen gedreht und CDs (Corelli, Mozart, Mendelssohn, Ravel) unter dem Label Gutman Records aufgenommen“. Hein Wiedijk, Klarinette Simon Van Holen, Fagott Fons Verspaandonk, Horn Marc Daniel van Biemen, Violine Annebeth Webb, Violine Vilèm Kijonka, Viola Joris van den Berg, Violoncello Nicholas Schwartz, Kontrabass 5
Note d’ascolto Anton Webern: Langsamer Satz Pur non potendola definire „musica a programma”, per questa composizione Webern trasse sicuramente ispirazione dalla vacanza compiuta nell’estate del 1905 in compagnia della cugina Wilhelmine Mörtl che sarebbe poi divenuta sua moglie. Il brano è estremamente espressivo: Webern riesce a condensare in poche pagine infinite sfumature di sentimento e di suggestioni. Lo fa attraverso un linguaggio armonico fortemente tonale, ponendosi con questo brano in diretta prosecuzione con la tradizione tardo romantica che da Wagner arriva fino a Mahler, passando per Brahms e Strauss. Come l’Angelus Novus, descritto da Walter Benjamin, filosofo che meglio di tutti incarna la modernità e le problematiche ad essa connessa, “ha il volto rivolto al passato” ma una “tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro”…così Webern con il Langsamer Satz si congeda dall’imprescindibile tradizione musicale ottocentesca per divenire uno dei principali e fondamentali iniziatori della musica contemporanea. Ottetto in fa maggiore per Quintetto d’archi, clarinetto, corno, fagotto D 803 A partire dal 1817 circa, Franz Schubert attraversò una notevole crisi creativa dovuta al fatto che continuava a confrontarsi con l'opera di Ludwig van Beethoven, il cui genio sentiva di non poter superare. Numerose opere incompiute, come il movimento del Quartetto d'archi in do minore e la Sinfonia in si minore di questo periodo, testimoniano questa paralisi della scrittura. Nel 1824 Schubert sembra aver superato la crisi, lavorando intensamente su diverse opere di musica da camera. L'Ottetto fu commissionato quell'anno da Ferdinando Conte Troyer, che era l'Obersthofmeister dell'Arciduca Rodolfo d'Austria-Toscana e un eccellente clarinettista, e secondo la nota scritta a mano da Schubert stesso fu completato il 1° marzo 1824. Lui stesso scrisse in una lettera: "Principalmente, voglio spianare la mia strada alla grande sinfonia in questo modo", che può essere quasi certamente intesa come un'allusione alla Grande Sinfonia in Do Maggiore composta due anni dopo. La prima esecuzione pubblica ebbe luogo tre anni dopo al Musikverein di Vienna. Oggi l'opera si colloca tra le più popolari e belle opere di musica da camera. 6
Gli interpreti La Camerata RCO è un ensemble cameristico formato da prime parti e membri della prestigiosa Orchestra del Royal Concertgebouw, così chiamata dalla celeberrima sala da concerti di Amsterdam. Il desiderio di fondare un ensemble cameristico è nato dalla volontà dei musicisti di estendere la loro condivisa e consolidata esperienza di professori d’orchestra anche al campo della musica da camera. La straordinaria flessibilità degli organici con cui la Camerata RCO si propone, permette di esplorare l’intera gamma della letteratura musicale, dal Barocco alla musica contemporanea. Nonostante la loro recente formazione risalga al 2009, la Camerata del RCO ha già svolto numerosi concerti a Vienna, Taipei, Seul, Roma (Istituzione Universitaria dei Concerti), Amsterdam, Bergen (Grieg in Bergen Festival), Torino (Unione Musicale), Asti, Alençon (Septembre Musical de l’Orne), nonché registrato per emittenti nazionali, ad esempio in Italia per RaiRadio 3 e per il canale Classica TV. A dicembre 2012 è uscito il primo cd, Corelli Concerto Grosso, prodotto con la casa discografica Gutman Records e dedicato al Natale. Da allora, sempre con Gutman Records, hanno pubblicato Sweet Dumplings and Cheese Strudel (Mozart e Mendelssohn, 2013); A la Carte (Ravel, Mozart, Corelli, Mendelssohn, 2013); la Nona Sinfonia di Mahler in versione da camera (direzione di Gustavo Gimeno, 2014); Mozart Strings & Winds (2015). L’ensemble è ospite regolare nelle stagioni di Spaarndam, Dordrecht (Olanda) e anche al Festival Amfiteatrof di Levanto (Italia). La Camerata RCO si è recentemente esibita a New York, Minsk, Tokyo, Seul, Vienna, Roma e Madrid. Hein Wiedijk, clarinetto Simon Van Holen, fagotto Fons Verspaandonk, corno Marc Daniel van Biemen, violino Annebeth Webb, violino Vilèm Kijonka, viola Joris van den Berg, violoncello Nicholas Schwartz, contrabbasso 7
23.07. − ore 20:30 Uhr Rundtischgespräch/tavola rotonda: „Gustav Mahler in Toblach: gestern, heute und morgen“ “Gustav Mahler a Dobbiaco: ieri, oggi, domani” mit/con Thomas Hampson (Sänger/cantante), Marina Mahler, zugeschaltet/in collegamento (Grunderin/fondatrice, Präs./Pres. Mahler Foundation, Enkelin von/nipote di Gustav Mahler), Federico Celestini, (Verantwortlicher/responsabile „Mahler im Dialog“), Peter Revers (Präs./Pres. IGMG), Morten Solvik (Musikwissenschaftler/musicologo). In englischer Sprache/in lingua inglese. LIVE STREAM AUF/SU YOUTUBE Kanal/canale “Gustav Mahler Musikwochen Toblach Dobbiaco” Nächste Konzerte | prossimi concerti Samstag/Sabato, 24.07., ore 18.00 Uhr, Sala Gustav Mahler Saal Liederabend: Thomas Hampson & Wolfram Rieger Donnerstag/Giovedí, 29.07., ore 18.00 Uhr, Sala Gustav Mahler Saal Gustav Mahler Orchestra Toblach Unterstützer der / sostenitori delle Settimane Musicali Gustav Mahler Musikwochen: 8
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